Nonostante le impressioni, non stiamo parlando di un cartone animato come gli altri. Nonostante un primo sguardo disattento, il target di questo telefilm è decisamente adulto e ogni trama è formata da diversi livelli di lettura, sempre più profondi. Totale nonsense, satira e volgarità spesso gratuite si mescolano in una delle serie più longeve mai esistite nella TV mondiale: South Park.
I protagonisti
Ambientato in quello che sulla carta è solo un piccolo paese tra i monti del Colorado, vicino Denver (anche se in realtà la sua popolazione oscilla spesso e a volte sembra superare tranquillamente le migliaia di abitanti), South Park ha per protagonisti quattro ragazzi di otto anni. I primi due, Stan e Kyle, rappresentano due degli autori della serie: il primo è un ragazzo abbastanza classico e infantile, molto lucido e intelligente, l’altro è il suo migliore amico, rosso, di origine ebrea e di cui ricalca lo stereotipo, che spesso fa la parte della voce della ragione. Contrapposto a questo bambino c’è Cartman, robusto e prepotente, ma anche carismatico e rappresentante di tutte le ideologie più estremiste esistenti: tipico del suo personaggio sono caratteristiche come le continue cattiverie verso ogni minoranza, l’odio verso gli hippie e tutte le figure che poco si confanno con quella che è l’inclinazione più “repubblicana” del personaggio. A chiudere il quadro c’è Kenny, attore praticamente muto poiché vive con una felpa che gli tappa la bocca coprendo quasi tutte le sue parole in versi soffocati e con la caratteristica, soprattutto nelle prime serie, di morire in ogni puntata – per tornare inspiegabilmente nella successiva.
Trame adulte e nessuna censura
Con il tempo South Park è diventato davvero una perla rara. Partendo da una base di puro nonsense e volgarità, ha visto i suoi autori capaci di creare personaggi sempre più tridimensionali e caratteristici, coinvolgendo persone famose e situazioni di attualità in trame sempre più complesse e particolari. Nessuna censura, creatività perennemente attiva, differenti chiavi di lettura e uno stile animato del tutto particolare nato con la tecnica dello stop motion su ritagli di carta, trasferito poi a un digitale molto essenziale. Essendo così peculiare ogni puntata richiede solo pochi giorni di lavorazione, e trattando spesso di temi molto discussi in America è sempre possibile modificarli in poco tempo.
Ventitre stagioni e nessuna fine all’orizzonte
La serie, giunta ormai alla ventitreesima stagione più un film, tratta tematiche decisamente mature e moderne, basti citare ad esempio l’intera saga che ha visto per protagonista le elezioni americane in cui si fronteggiavano Hillary Clinton e Donald Trump. A prescindere dal momento, si tratta di un modo per trascorrere il proprio tempo svagandosi davvero con leggerezza senza smettere di riflettere, per una quarantena divertente e goliardica.